Meglio un uovo oggi o una gallina domani?

Questo proverbio racchiude l’essenza del piano di accumulo, strumento che prevede l’accantonamento sistematico e periodico di una somma prestabilita un certo numero di anni (in questo articolo tralascio aspetti tecnici, fiscali e potenziali rendimenti).

Quattro delle tipiche distorsioni cognitive che ci impediscono di attivare questo prezioso salvadanaio sono:

  • difficoltà a sacrificare una gratificazione immediata per una futura, anche se i benefici che ne derivano sarebbero elevati;
  • sottovalutazione dell’importanza del fabbisogno finanziario futuro;
  • tendenza a procrastinare decisioni, rimanendo ancorati al proprio status quo;
  • incapacità di mettere in atto strategie per raggiungere progetti e obiettivi a lungo termine;

Non accorgendosi di tali distorsioni, le obiezioni principali che vengono invece sollevate sono le seguenti:

  • “non guadagno abbastanza”
  • “non so quanto vivrò quindi non ha senso”
  • “ci penserò più avanti, ora non ho tempo per pensare a queste cose”

Escludendo le reali situazioni di oggettiva precarietà, dove si fatica ad arrivare al fine mese ed i risparmi non vengono sprecati in futilità, la realtà dei fatti potrebbe essere così raffigurata:

 

 

il primo momento migliore per piantare un albero era vent’anni fa, il secondo momento migliore è oggi.